Il marmo è uno dei materiali più pregiati ed eleganti, soprattutto per la sua naturale lucentezza. Proprio questa sua caratteristica rappresenta però anche il suo principale elemento di debolezza essendo piuttosto difficile da mantenere, tanto da richiedere una manutenzione costante ed accurata per evitare che si rovini. Quindi è importante sapere come trattare il marmo al fine di combattere l’inevitabile opacizzazione. Particolarmente esposte al rischio di deterioramento sono le superfici presenti in cucina e in bagno, dove è più facile che il materiale venga intaccato da sostanze acide.
Diventa necessario, pertanto, sapere non solo come trattare il marmo, ma anche come lucidare le parti rovinate restituendo l’originale bellezza. Oltre a prodotti specifici in commercio, per gli amanti delle pulizie green ci sono anche vari accorgimenti del tutto naturali.
Quando un marmo è parte integrante di un rivestimento murale o di una cucina in muratura, occorre usare prodotti sgrassanti. Per quest’ operazione è sufficiente utilizzare del detergente a base di succo di limone per poi sciacquarlo con abbondante acqua. Successivamente si può utilizzare della cera solida (cera d’api) che va spalmata a macchia di leopardo sull’intera superficie, e dopo averla lasciata in posa per circa dieci minuti (attendendo che diventi leggermente dura), va asportata del tutto con un panno di cotone. Un ulteriore strofinio con un panno di lana ridona vitalità e lucentezza all’intera superficie. Mentre all’interno di una casa si può utilizzare la cera liquida con l’apposita lucidatrice, per le superfici marmoree dei balconi e dei parapetti, essa può essere applicata solida o si può utilizzare l’alcool denaturato che è ideale dopo il lavaggio di routine per rimuovere sporco, unto e ridare lucentezza alla superficie senza particolari sforzi fisici. Relativamente ai suggerimenti su come trattare il marmo, di fondamentale importanza resta, in ogni caso, l'utilizzo di prodotti naturali e blandi che non contengano particolari agenti corrosivi e anticalcarei: infatti nell’80% dei casi, la struttura morfologica del marmo è proprio ricca di questa roccia sedimentaria.